Certamente orientato a generare un campus d’eccellenza, Universitary Island guarderà oltre la destinazione meramente accademica, ambendo a ridefinire i confini stessi di esperienza universitaria. Rigenerata e trasformata - eletta a punto di riferimento della carriera accademica di migliaia di studenti - Poveglia si erigerà a nuovo epicentro culturale in una delle città simbolo della più raffinata esperienza intellettuale contemporanea. Sfruttando il carattere circoscritto ed unitario tipico di un’isola, si potrà avere una vera e propria cittadella degli studi, accentuando ed amplificando l’esclusività ed il senso di appartenenza propri di qualsiasi comunità universitaria. Facilitato da un contesto assolutamente singolare, il concorso si orienta alla ri-progettazione non di una semplice architettura, ma di un intero sistema: disporre di un’isola per la conduzione delle proprie riflessioni progettuali è certamente occasione di raro fascino e rilevanza, che permette l’approfondimento della relazione fra architettura e natura, e del dialogo fra architettura contemporanea e preesistenza storica – che l’intervento dovrà debitamente valorizzare. In funzione dei propri caratteri di limitato collegamento ed isolamento rispetto alla città, il polo in questione dovrà mirare alla più vasta autosufficienza possibile, immaginando un sistema di utilizzi che siano in grado di appagare un ampio spettro di funzioni, rendendo la sosta sull’isola non solo piacevole, ma addirittura desiderabile.
YAC
UNIVERSITY ISLAND - YAC Competition MASTERPLAN TEAM MATI ARCHIETETTI Mattia Bertinelli, Laura Ticchioni, Maria Giulia Rubeca |
SISTEMA
TERRITORIALE
Il
campus universitario di Poveglia si inserisce in un contesto
paesaggistico-territoriale di notevole pregio, ciò determina la necessità di
una totale rivitalizzazione dell’isola, che, una volta recuperata, vada ad
integrarsi con il sistema esistente. Dalla volontà di recupero dell’isola nasce
l’opportunità di realizzare un’architettura moderna che si affermi, prima di
tutto, come spazio universitario, artistico e culturale per i residenti e in
secondo luogo quale nuovo punto attrattivo, sia per turisti di provenienza
internazionale, che per gli abitanti di Venezia, che tramite semplici vie di
comunicazione possono recarsi presso l’isola, che svolge il ruolo di
ampliamento della città stessa, e si contraddistingue per essere uno spazio di
maggiore respiro ed elevata naturalità.
SISTEMA
NATURALE
L’intera laguna si caratterizza per una vasta azione antropica che ne ha modellato le forme nel tempo, determinando un sistema naturale unico ed inconfondibile. L’intervento paesaggistico è volto a recuperare un ecosistema delicato, si realizza perciò attraverso l’impiego di materiali compatibili e un sistema vegetazionale che ben si integra al contesto attuale. Si pensa di intervenire attraverso la rievocazione di ciò che per anni ha caratterizzato l’isola, ovvero, la sua vocazione agricola, attraverso le forme regolari riproposte in tutta l’isola che ne ricordano i campi, dando spazio alle specie autoctone e a quelle naturalizza. L’obiettivo è di integrare e gestire la biodiversità dell’area.
SISTEMA
CULTURALE
Si offre con
Poveglia un ulteriore polo a Venezia in cui poter collocare alcune delle sue
manifestazioni culturali più significative, rafforzandone il primato di
meta più glam nel contesto culturale contemporaneo.
Il campus si integra perfettamente con questa articolata offerta
culturale, offre vasti spazi destinati ad accogliere conferenze, mostre ed
eventi culturali di vario genere, sia all’interno degli edifici storici presenti
che in spazi esterni.
SISTEMA ARCHITETTONICO
Data la rara qualità architettonica e paesistica dell’isola, si è deciso di mantenere gran parte degli edifici storici presenti, valorizzandone l’architettura, attraverso la creazione di una piazza che si sviluppa attorno ad essi e li incornicia, integrandoli al nuovo costruito, attraverso il recupero e la rifunzionalizzazione. Le preesistenze non si lasciano quali rovine ma vengono messe a sistema con tutti nuovi edifici. Nuove architetture e nuove volumetrie, autonome sono state inserite in maniera integrata, secondo un disegno organico, bastato su la ripetizione di un modulo che rispetta la natura del suolo. I materiali utilizzati sono calcestruzzo, legno e vetro e come tutti gli altri elementi, si caratterizzano per il basso impatto sul territorio.